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Siamo un’irriverente compagnia di istrioni, che rievoca, con musica e motti, l’anima festosa del Medioevo!

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Animiamo piazze, strade e palchi con canti e giullarate del nostro repertorio o della tradizione medievale.

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I BUFFONI DELLA CORTE

Giustaforca De Li Guai

Giullare dalla lingua sciolta e dal piglio contestatore, non balla, suona a malapena ed è meglio se non canta, in compenso declama. Se sentite gridare in piazza certamente è lui… quello rosso e blu, diffidate dall’originale, si dice che sia immortale.

Nella Corte recita, declama, presenta le canzoni.

Malasorte

La storia di Malasorte rimane celata nel mistero, ma il suo nome la dice lunga. Salvato da Giustaforca prima che venisse linciato, questo giullare dai modi gentili e d’aspetto delicato è una delle colonne portanti della Corte, grazie al suo impegno e alle sue numerose competenze. Canta, suona il flauto e la cornamusa.

EDDO ARDO

Il suo muso duro, il suo cipiglio fiero e una spiccata predisposizione alla violenza fisica hanno provocato non pochi problemi “diplomatici” alla Corte, ma un simile compagno vale bene il rischio. Canta, suona il tamburo e qualsiasi tipo di percussione.

Giovanni Leonardo della Ghirlanda

Vagando di notte da solo e ubriaco, con indosso solo delle braghe e una ghirlanda di fiori secchi, si presenta in modo altezzoso ai Buffoni come “lo nobile messere Giovanni Leonardo… della Ghirlanda” ed esige di venire omaggiato con un liuto. Impensabile per la Corte lasciarsi sfuggire un tale fenomeno.

"Giovanni vieni a vedere il tramonto!" "No grazie, l'ho già visto stamattina"

- ‘The Buffon’s Magazine -

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